trio
Da una multa a un carsex
di colombo0
06.12.2024 |
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"Alessia, ancora vestita da vigilessa, abbassò il finestrino e con il ditino invitò Riccardo a seguire la vettura sulla quale viaggiava insieme a quell' uomo..."
Riccardo, 38 anni, lavorava come impiegato in un ufficio nel centro di una piccola cittadina toscana. Ogni mattina cercava disperatamente un parcheggio vicino al lavoro, ma il centro storico, con le sue stradine strette e i pochi stalli disponibili, rese l’impresa un vero incubo. Ben presto Riccardo si ritrovò costretto a lasciare l’auto in un posto vietato, confidando nella fortuna per evitare multe.Dall’altra parte della città, Alessia, 23 anni, una giovane vigilessa appena assunta dal comune, prese il suo nuovo lavoro con grande entusiasmo. Stretta nella divisa che esaltava il suo culetto scolpito e la sua quarta di seno, la giovane bionda indossava spesso degli occhiali a goccia da cui trasparivano due occhi verdi e una forte determinazione a far rispettare le regole. Alessia si impegnò con serietà nel suo nuovo lavoro, spesso attirando l’ira degli automobilisti locali per la sua inflessibilità. Nel frattempo Riccardo, con le sue soste proibite, divenne uno dei bersagli preferiti di Alessia.
Un giorno, dopo l’ennesima multa trovata sul parabrezza, Riccardo sbuffò esasperato. “Ma non può farsi gli affari suoi ogni tanto?” borbottò, strappando il foglietto. Tuttavia, non riuscì a fare a meno di notare la scrittura precisa e il tono ufficiale della giovane vigilessa. “Alessia”, lesse dal cartellino di servizio che accompagnava il verbale. Decise che avrebbe voluto conoscere questa inflessibile vigilessa.
Il giorno dopo, Riccardo tornò a parcheggiare nello stesso punto e iniziò la sua attesa. Nel momento in cui vide Alessia, Riccardo scese dalla macchina.
“Alessia, giusto?” chiese Riccardo con fare molto garbato. Alessia annuì molto sorpresa. "Senta, io faccio il possibile per rispettare le regole", sbottò Riccardo, "ma è davvero complicato trovare un parcheggio in questa città", aggiunse con tono rassegnato.
Alessia annuì comprensiva. “Lo so, è una sfida anche per noi. Ma magari posso darle qualche consiglio su dove parcheggiare senza rischiare multe" disse Alessia. "Conosco un posto", aggiunse con un sorrisetto malizioso, "attenda la fine del mio turno e glielo mostrerò". Riccardo accettò l'invito. Non poteva rifiutare un' offerta così bizzarra da una donna avvenente come Alessia e tuttavia Riccardo sentì che c' era qualcosa che non tornava. La curiosità mista a timore erano al loro massimo.
Dopo circa un' oretta Alessia ricomparve nel parcheggio a bordo di un' auto guidata da un uomo calvo, sulla sessantina e con una pancia davvero ingombrante. Alessia, ancora vestita da vigilessa, abbassò il finestrino e con il ditino invitò Riccardo a seguire la vettura sulla quale viaggiava insieme a quell' uomo così poco attraente. Riccardo rimase qualche secondo fermo, quasi impaurito, giusto il tempo di vedere l' auto dei due sparire dietro l'angolo.
A quel punto Riccardo si fece forza, innestò la prima e svoltò per la strada comunale che portava fuori dal paese. Lì, lungo una strada sterrata, a circa 400 metri, l'auto di Alessia e di quell' uomo sparì dietro un vecchio podere mezzo diroccato. Riccardo sentì il cuore battere all' impazzata ma la curiosità fu irresistibile.
Riccardo si fermò a poca distanza dall' automobile parcheggiata della coppia. Scese dalla sua vettura, si avvicinò lentamente e vide il culetto bianco di Alessia spuntare dal finestrino abbassato. La testa di Alessia faceva su e giù sul cazzo dell' uomo anziano che nel frattempo le stantuffava il sedere con le sue dita grosse e pelose. Riccardo cominciò a masturbarsi mentre Alessia gli rivolse un' occhiata fuggente e poi nuovamente giù a ingozzarsi con l'uccello del vecchio.
La scena continuò per alcuni minuti. Alessia, a intervalli regolari, si voltò a osservare Riccardo masturbarsi e nel mentre masturbava le palle del vecchio. Poi finalmente ci fu un singulto di piacere e il vecchio esplose in una copiosa venuta sul viso di Alessia. La vigilessa assaporò attentamente lo sperma del vecchio e poi, rivolgendosi a Riccardo, gli disse: "se hai lamentele per il parcheggio puoi rivolgerti al qui presente mio superiore e comandante".
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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